Storia della Lemuria sommersa: prima dell’Egitto, prima dell’Atlantide – W. Scott-Elliot (1997). Borgofranco d’Ivrea: BIS Blu international studio, 74 p. : ill. ; 21 cm.

Secondo i concetti teosofici, l’uomo apparve a Lemuria come entità prima di avere un corpo, che si sarebbe formato lentamente e progressivamente con l’andar del tempo, mediante un rivestimento denso di materia.

Secondo l’Autore, i corpi della prima razza madre erano infatti “come giganteschi fantasmi, […] perché i loro corpi consistevano soltanto di materia astrale. Successivamente la prima razza madre venne dotata di un rivestimento più denso“.

I corpi della seconda razza madre, benché fisici, erano tuttavia sempre eterei e quindi invisibili alla vista…

Descrivendo tutti i passaggi dalla prima razza madre a quelle successive, si apprende che l’evoluzione opererà una crescente trasformazione nel fisico dell’uomo, fino ad arrivare alla settima sotto-razza che diede origine a quella razza superiore, madre d’una civiltà che perdurò migliaia di anni dominando gran parte del continente di Lemuria.

Fu in questo periodo che i Lemuriani edificarono città megalitiche nel Madagascar e opere ciclopiche nell’Isola di Pasqua, le cui enormi statue rappresenterebbero dunque la fisionomia degli antenati.

Per i teosofi, il Continente Lemuria – al contrario dell’opinione scientifica – assunse proporzioni maggiori e comunque diverse come forma, secondo l’era geologica; le conseguenze delle eruzioni vulcaniche determinarono la graduale distruzione di Lemuria prima della sua definitiva sparizione in mare.

Un libro introvabile, che presenta le investigazioni di un gruppo di chiaroveggenti legati a J. Krishnamurti. Con due carte geografiche dell’epoca, che illustrano la distribuzione della terra emersa nei diversi periodi geologici, e brani tratti da “Le stanze di Dzyan” e “La Dottrina Segreta” di H. P. Blavatsky.

William Scott-Elliot (a volte scritto erroneamente Scott-Elliott) (1849-1919) è stato un teosofo che elaborò il concetto di Helena Blavatsky di razze radicali in diverse pubblicazioni, in particolare The Story of Atlantis (1896) e The Lost Lemuria (1904) , successivamente combinato nel 1925 in un unico volume intitolato The Story of Atlantis and the Lost Lemuria.

Disponibile in VERSIONE CARTACEA.

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